martedì 6 dicembre 2011

Tutto torna

Due persone messe nella stessa stanza da altre due. Due conoscenti ormai estranei.
Non è l'inizio di un incontro romantico bensí una sorta di colloquio di lavoro non cercato.
Da nessuna delle parti, sospirato anni che furono, anni giovani dimenticati. A distanza di 4 anni ci ritroviamo faccia a faccia nel suo ufficio. Non è cambiato per nulla, penso. Mi mette in soggezione questa situazione e mi distrugge quando dice che a lui i raccomandati non piacciono. Nemmeno a me. Però i miei ci tenevano tanto a questa possibilità, anni di studio e di sacrifici vanno premiati! e io, un pò perchè vorrei usare la laurea e un pó perchè sono di carattere accondiscendente, soprattutto se mi sento in dovere, ho accettato.
Accettato un incontro giá visto.
Parla tanto il direttore.
Parla di cose interessanti, di cose che per me dovebbero essere il pane quotidiano. A distanza di 4 anni qualcosa l'ho messa in un cassetto.  Erroneamente chiamo parco la amp... cosi lui con la sua distinta eleganza mi fa notare: "Ma se io la chiamassi sabrina invece che... come si chiama lei??? - rispondo... - cosa si chiederebbe? Chi è sabrina o perchè la chiamo cosi?" Ragiono.
Mea culpa! Non farò mai più codesto errore.
Sacrilegio.
4 anni fa non mi sarei mai permessa tale strafalcione. Ero giovane di laurea.
Nel pezzo!
Per usare un eufemismo del direttore. Una realtà presente. Arrossisco e mi fa notare che si vede.Mi fa la romanzina perchè come molti colleghi sono sparita e ora... ta da... Eccomi qua in cerca di lavoro!!!
Ma che lavoro? Me lo sono chiesta durante tutto il monologo in cui non sono riuscita a inserire una sillaba.
Le parole attaccate alla  cingomma ormai insapore..
Meglio ora che all'inizio... citrus-mint dice la scatola.
Guardo e ascolto. Gioco con l'anello per poi prendere confidenza con i fogli della scrivania.
Invado il suo spazio. Che vizo che ho. Intanto mi sforzo di stare attenta o almeno di non dare a vedere che sono come i bambini: dopo un ora di solo ascolto la mia attenzione cala. Non riesco a stare ferma e lui dice
"Mi scusi se l'annoio. ultima cosa e abbiamo finito... incertezza e paura, sperana per il futuro..."
E continuiamo la nostra vita... senza paura, con la certezza di un futuro speranzoso...

3 commenti:

  1. dai che un passo dopo l'altro si va lontano :P

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  2. in bocca al lupo! cmq il direttore non mi pare proprio il massimo dell'affabilità eh?!

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  3. @isabel, siii... lontanissimi, basta sol o cegliere la direzione, diversa da quella prescelta all'origine!
    @Spicy al massimo in culo alla balena e, come dire? speriamo che non caghi!

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